Il viaggio più affascinante è un ritorno.
Per vedere un luogo occorre rivederlo.
Conoscere è spesso, platonicamente, riconoscere:
l'emergere di qualcosa magari ignorato sino a quell'attimo
ma accolto come proprio.
Crudeltà e immoralità del viaggio:
si guarda al mondo con curiosità e desiderio di conoscenza,
sempre attratti dalla vanità della fuga,
cedendo alla tentazione dell'irresponsabilità,
coinvolti marginalmente, più da spettatori che come attori.
Grazie a tutti i compagni di viaggio, solitudine compresa.
Subscribe to:
Posts (Atom)